Quando una coppia si lascia può accadere che i rapporti fra le persone si deteriorino fino a causare atteggiamenti astiosi e di forte contrasto. Rispetto al passato esistono ora i cosiddetti “social”, di cui il più famoso è sicuramente Facebook, i quali consentono con estrema facilità di condividere con altre persone i con pensieri.
I social rappresentano sicuramente un’opportunità per le persone ma altresì un rischio dal punto di vista legale se vengono utilizzati in modo scorretto al fine di offendere e denigrare pubblicamente il proprio ex partner.
Sarà compito quindi dell’avvocato divorzista informare il proprio assistito anche su questi aspetti, ciò affinché l’assistito possa gestirsi sotto ogni aspetto senza commettere errori.
Il consiglio che intendo dare con questo articolo è quello di valutare sempre un grande attenzione cosa pubblicare e non lasciarsi mai andare a commenti scritti d’impulso perché questi potrebbero causare procedimenti sia in sede civile che penale.
Procedimenti che poi potrebbero avere effetti anche in sede di separazione o divorzio.
Facciamo un esempio, immaginiamo che un partner descriva, in un post, l’altro come persona “stupida e scorretta”.
Questa frase sicuramente lede la dignità e la reputazione della persona alla quale si riferiscono le parole usate. Lo stesso quindi potrà agire sia in sede civile, al fine di ottenere il risarcimento del danno e la rimozione del post incriminato, sia in sede penale affinché l’altro partner sia condannato per il reato di diffamazione.
Ritengo utile infine precisare che cancellare un post dalla propria bacheca non è necessariamente sufficiente ad eliminare il misfatto in quanto lo stesso post potrebbe essere stato condiviso oppure, tramite la posizione di “like” o altro meccanismo dei social, potrebbe essere stato visto da altre persone prima della rimozione o nonostante la stessa.
Inoltre esistono dei modi per provare la pubblicazione di un post anche nel caso in cui lo stesso venga cancellato. Pertanto anche pensare di impedire all’altra parte di provare l’offesa cancellando il post può essere improduttivo e efficace.
L’avvocato matrimonialista deve spiegare anche questi aspetti all’assistito in quanto la separazione e il divorzio, soprattutto se mal gestiti, possono provocare una sofferenza psicologica tale da compromettere la lucidità di analisi degli interessati i quali devono essere quindi aiutati dal proprio avvocato a ponderare ogni comportamento al fine di consentire la migliore gestione possibile del delicato momento che si sta attraversando.
Concludendo coloro che, volontariamente o involontariamente, devono affrontare una separazione o un divorzio è bene che facciano valere le loro ragioni nelle opportune sedi evitando comportamenti che potrebbero viceversa risultare per loro controproducenti esponendoli ad una azione giudiziaria a loro carico siete civile che penale.