L’astio che può intercorre fra due persone che si lasciano può essere talmente forte da compromettere il confronto sulle scelte relative ai figli i quali, invece, dovrebbero rimanere i più tutelati in quanto soggetti deboli.
Affrontare la questione dell’affidamento dei figli in maniera seria e senza che un eventuale astio fra le parti comprometta il confronto è doveroso sia per le parti stesse che per l’avvocato divorzista che deve svolgere proprio la funzione di mediatore aiutando i propri clienti a valutazioni lucide e ponderate nell’interesse dei figli.
Quando finisce un rapporto di coppia, sia la stessa sposata o meno, e sorgono contrasti con riferimento all’affidamento dei figli occorre sempre tenere presente che l’ultima parola sulla validità degli accordi presi spetta al giudice che quindi potrà “omologarli”, se ritenuti congrui nell’interesse dei figli, o meno.
Oltre al ruolo dell’avvocato matrimonialista, che deve assistere i propri assistiti suggerendo soluzioni che tutelino non solo le esigenze dei genitori ma anche quelle dei figli, la legge prevede il ruolo del giudice che valuterà se gli accordi presi dalle parti in sede di trattativa siano rispettosi degli interessi dei figli.
Sia in caso di separazione, di divorzio ed anche con riferimento ai figli di genitori non coniugati il criterio fondamentale cui devono ispirarsi i relativi provvedimenti del giudice è rappresentato dall’esclusivo interesse morale e materiale dei figli (previsto in passato dall’art. 155 c.c. ed oggi dall’art. 337-ter) con la conseguenza che il giudice non è vincolato alle richieste avanzate ed agli accordi intercorsi tra le parti .(cfr. ex plurimis, Cass., Sez. 1, 22/05/2014, n. 11412; 20/06/2012, n. 10174; 18/03/2010, n. 6606; 3/08/2007, n. 17043).
Talvolta si pensa che i coniugi si possano accordare sulla gestione dei figli come vogliono, ma non è così però. Anche in sede di separazione consensuale occorrerà quindi che anche gli accordi fra i coniugi siano equilibrati e ben ponderati affinché, appunto, vengano “omologati” dal Giudice e diventino efficaci.
Il principio è che, qualunque sia il rapporto fra i genitori, lo sviluppo psico-fisico dei figli deve essere tutelato, ad ogni costo. Non si può non condividere questo principio.